        Uno degli eroi del fine settimana di Jerez de la Frontera, teatro del quarto appuntamento stagionale, &egrave; stato chiaramente Joe Roberts. Con il podio conquistato nella gara della Moto2 (al termine di una bella rimonta dall'undicesima casella in griglia) ha infatti scritto un pezzo di storia del motociclismo americano, diventando il primo leader di campionato in una classe del Motomondiale dai tempi del compianto Nicky Hayden, che ci riusc&igrave; nel 2006, anno del titolo in MotoGP. Il ritorno nel team American Racing sembra aver dato una gran carica al centauro di Malib&ugrave;, che potrebbe arrivare in MotoGP gi&agrave; l'anno prossimo grazie al team Trackhouse andando a formare un binomio a stelle e strisce nella classe regina. Tuttavia, prima di arrivare al livello in cui lo stiamo vedendo in questa stagione, Joe ha vissuto una carriera decisamente particolare: andiamola a ripercorrere. MotoGP: nel 2024 gare pi&ugrave; veloci di quasi 10 secondi, anche grazie a Michelin Dalla Rookies Cup al CEV, passando per i record nel MotoAmerica   L'avventura ad alto livello del classe '97 &egrave; iniziata nel triennio 2011-2013, in cui ha gareggiato in Red Bull Rookies Cup dopo aver superato le selezioni dell'anno precedente, vincendo nella stagione di debutto sul circuito di Brno e vivendo in prima persona anche il passaggio dalle 125 alle Moto3 nel monomarca KTM tra il secondo ed il terzo anno. Proprio in quegli anni ha anche corso nell'AMA (diventato poi MotoAmerica), diventando il pilota pi&ugrave; giovane di sempre a vincere nella classe 600 grazie al trionfo ottenuto a 15 anni al Barber Motorsport Park per poi ripetersi anche a Laguna Seca e a Salt Lake City. Dopo essersi messo in mostra sia nel contesto internazionale che in quello americano, complice anche il fisico ormai poco adatto alle piccole cilindrate, quando &egrave; tornato in Europa ha poi preso parte all'Europeo Moto2 dell'allora CEV (ora FIM JuniorGP) con la Kalex del team AGR, andando a formare un team tutto a stelle e strisce con Jayson Uribe. I buoni piazzamenti ottenuti, tra cui tre podi e la Top 10 nel mondiale nella sua amata Brno come sostituto di Yonny Hernandez, gli hanno aperto le porte della serie iridata per l'anno successivo. Quartararo: "Meglio o peggio? Non saprei, ma ora la Yamaha &egrave; diversa" L'avventura in Moto2 e il passaggio in MotoGP rifiutato   L'esperienza nel mondiale Moto2 &egrave; iniziata nel 2018 con una poco competitiva NTS, per poi passare l'anno successivo al team American Racing, con il quale sono arrivate le prime vere soddisfazioni. Con la squadra capitanata da Eitan Bitbul e John Hopkins ha infatti ottenuto il primo podio nel 2020 (sempre a Brno), per poi arrivare ad una decisione bizzarra a fine stagione: rifiutare la sella di Aprilia in MotoGP per puntare al titolo Moto2 con il team Italtrans. Con la squadra che nel 2020 aveva vinto il mondiale con Enea Bastianini, Roberts ha gareggiato dal 2021 al 2023 centrando il primo successo in carriera, risultando per&ograve; meno competitivo del previsto nel corso dell'intero campionato. Il ritorno in American Racing quest'anno sembra avergli ridato fiducia, come dimostrano i tre secondi posti consecutivi ottenuti: basteranno per fargli ricevere una nuova proposta per approdare in MotoGP, questa volta praticamente impossibile da rifiutare? Mir promuove la nuova Honda: "Migliore di quanto non dicano i tempi"       

Jo&egrave; &egrave; diventato leader di campionato riportando gli USA al top per la prima volta dal 2006, ma prima di arrivarci ha avuto una carriera equiparabile ad un giro sulle montagne russe

Moto2: lo strano percorso di Roberts verso la leadership del mondiale

        Sul circuito di Road Atlanta, tra i pi&ugrave; iconici e noti degli interi Stati Uniti, in questo weekend si &egrave; svolto il primo round stagionale del MotoAmerica Superbike. A mettersi in luce sul tracciato della Georgia sono stati i due grandi favoriti della vigilia, Cameron Beaubier e Jake Gagne, i quali si sono divisi equamente i punti a disposizione nelle due manche, ben diverse per&ograve; l'una dall'altra: andiamo a vedere come sono andate. FIM JuniorGP, Misano: Dalla Porta vince al debutto in Stock 600 Una vittoria a testa per Beaubier e Gagne  Gara 1, andata in scena nella giornata di sabato, ha visto una vera e propria lotta a tre per la vittoria tra Cameron Beaubier, Jake Gagne e Bobby Fong, giunti in quest'ordine sotto la bandiera a scacchi e divisi da appena 332 millesimi di secondo. Per il cinque volte campione della serie, in pista con la BMW M 1000 RR del team Tytlers Cycle Racing, si &egrave; trattato di un ritorno in gara perfetto dopo il brutto incidente ed il conseguente infortunio rimediato nella passata stagione, ma il diretto rivale nella corsa al titolo ha dimostrato di essere altrettanto in forma. In Gara 2, infatti, a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio dopo una corsa disputata in condizioni di bagnato &egrave; stato il campione in carica Jake Gagne in sella alla Yamaha R1 del team Attack Performance, con cui ha battuto lo stesso Beaubier ed il sudafricano Cameron Petersen. Anche per quest'ultimo si &egrave; trattato di un risultato pi&ugrave; che soddisfacente, considerando lo stop di diversi mesi causato da un brutto infortunio ad una mano che l'aveva costretto a non prendere parte neanche alla 200 Miglia di Daytona.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Loris Baz (@lorisbaz)      Paura per Baz ed Escalante  Non abbiamo ancora parlato delle Ducati schierate dal team Warhorse HSBK, il cui fine settimana &egrave; statao pi&ugrave; complicato del previsto per via di alcuni episodi sfortunati. Josh Herrin ha chiuso Gara 1 al quinto posto in seguito ad un lungo avvenuto mentre si trovava davanti a tutti, mentre in Gara 2 ha terminato la corsa in nona piazza. Sesto e settimo rispettivamente nella prima e nella seconda manche, invece, Loris Baz, il cui weekend &egrave; stato segnato da un brutto incidente avvenuto nella giornata di sabato. Al termine della prima manche, conclusa come detto in sesta posizione, il francese si &egrave; purtroppo scontrato con la Suzuki di Richie Escalante. Mentre Baz se l'&egrave; cavata &ldquo;soltanto&rdquo; con una forte contusione al piede, riuscendo a prendere parte alla seconda gara nonostante il dolore, il pilota messicano ha rimediato la frattura del polso sinistro e, soprattutto, quella delle vertebre L1, L2 ed L4. La speranza &egrave; quella di rivederlo in sella quanto prima, mentre per quanto riguarda il prossimo appuntamento del MotoAmerica, si torner&agrave; in azione nel weekend del 17-19 maggio al Barber Motorsport Park. FIM JuniorGP, Misano: il weekend perfetto di Alberto Surra in Moto2       

Sul tracciato situato nello Stato della Georgia, ha preso il via la stagione della Superbike a stelle e strisce: andiamo a vedere come sono andate le prime gare

MotoAmerica: vittorie per Gagne e Beaubier nel round di Road Atlanta

        Dopo essersi messa in luce come grande rivelazione della passata stagione, la spagnola Natalia Rivera Resel ha cominciato nel migliore dei modi il 2024 della Women's European Championship. La portacolori del team Trasimeno ha infatti conquistato il successo nel Motosprint round trionfando sia nell'Europeo che nella classifica assoluta con ampio margine sulle inseguitrici, confermandosi come la favorita di quest'anno per la conquista del titolo. Marcos Ruda: ecco chi &egrave; il "nuovo Perez Selfa" del CIV Moto3 Josephine Bruno al top nel CIV Femminile  Seconda piazza assoluta e vittoria nel CIV Femminile per Josephine Bruno, al ritorno nella serie con la Kawasaki del team Gradara Corse dopo l'esperienza vissuta in PreMoto3, mentre completa il podio della serie europea la polacca Patrycja Sowa, anche lei su Kawasaki. Bella bagarre alle sue spalle, con Beatrice Barbera (al rientro dall'infortunio) quarta, la quale ha avuto la meglio su Monica Robotta e Arianna Barale, rispettivamente seconda e terza nella classifica del CIV. Serie italiana che vede poi al quarto posto Nicole Cicillini, anche lei in lotta per il podio per buona parte della contesa, seguita da Martina Guarino, Silvia Comincioli e Denise Dal Zotto, in arrivo dal poddock del British Superbike. Top 10 del CIV che viene poi completata da Silvia Messano, Elli Vignudelli e Cristina Zambrini, wild card in questo round ma con gi&agrave; una buona esperienza alle spalle nella categoria. Debutto con un podio per Mercandelli nel CIV Superbike La classifica completa         

Natalia ha centrato il successo sia nell'Europeo che nella assoluta, mentre &ldquo;Joy&rdquo; ha trionfato nella serie tricolore: ecco com'&egrave; andato l'appuntamento inaugurale

WEC/CIV Femminile: vittorie di Rivera e Bruno nel round di Misano

        Il Misano World Circuit Marco Simoncelli si prepara a ospitare il primo round stagionale del Dunlop CIV, che coincider&agrave; con l&rsquo;inizio della seconda edizione del CIV Femminile. Nella stessa griglia di partenza della competizione riservata alle ragazze ci sar&agrave; spazio anche per il WEC, ovvero il Women&rsquo;s European Championship &ndash; il campionato femminile divenuto punto di riferimento a livello Europeo grazie al grande lavoro svolto da FIM Europe e dagli organizzatori EMG Eventi e MotoXracing &ndash; che avr&agrave; Motosprint come partner del suo appuntamento inaugurale.  Il WEC parte da Misano (assieme al Dunlop CIV)  Nato nel 2020 come Women&rsquo;s European Cup, e diventato nel 2023&nbsp;un vero e proprio campionato continentale femminile, il WEC 2024 si disputer&agrave; in 8 gare divise in 5 appuntamenti, di cui 3 sul suolo italiano e 2 nel contesto Alpe Adria (qui il calendario completo). La griglia di partenza avr&agrave; una forte connotazione internazionale e vedr&agrave; in pista 10 pilote provenienti da Italia, Spagna, Polonia, Estonia e Malesia. Assente Beatriz Neila Santos, quattro volte campionessa Europea e passata al Mondiale &ldquo;in rosa&rdquo;, la grande favorita &egrave; Natalia Rivera, rappresentante del Team Trasimeno che aveva concluso il 2023 in seconda posizione. Senza le italiane Roberta Ponziani, anche lei pronta all'esordio iridato ma presente a Misano nel Trofeo Yamaha R7 Cup, Aurelia Cruciani e Sara Cabrini che hanno deciso di prendersi una pausa dalle corse, gli occhi puntati saranno puntati su Denise Dal Zotto, proveniente dal BSB e in pista col Team MotoXracing, le debuttanti Josephine Bruno (Gradara Corse) e Saudatul Zakirah Zairin (GP3 AD11), senza dimenticare Nicole Cicillini (Prata Motorsport), Arianna Barale (MRT Corse), Patricja Sowa (Sowa Racing), Maria Saluste (Motoclub Sinlind), Silvia Comincioli (MotoXracing) e Beatrice Barbera (GP3 AD11). Il via della gara &egrave; previsto domenica alle 10:40. CIV SBK: a Misano scatta la nuova stagione       

L'Europeo femminile scatter&agrave; in concomitanza col Dunlop CIV: la favorita &egrave; Natalia Rivera, ma occhio alle italiane

WEC: si parte col Motosprint Round a Misano

        Ar&oacute;n Canet Barbero ce l'ha fatta. Il pilota spagnolo, nato il 30 settembre 1999 a Corbera de Alcira, &egrave; riuscito a togliersi una soddisfazione, contestualmente levandosi sassolini accumulati negli stivali. Trionfando a Portimao, infatti, il portacolori Fantic ha risposto a chi sosteneva che, in Moto2, mai avrebbe vinto. Invece, ha ragione lui, e abbiamo la sensazione che l'avra pi&ugrave; volte. Ar&oacute;n Canet, "bullizzato" dal sistema: La rivincita dei Nerds Questa &egrave; storia risalente al 2022, apparentemente spazzata via, contrariamente alle previsioni ancora aleggiante nel paddock. Canet, stando a suoi post pubblicati e commenti vari, venne addittato per immagine poco conforme al sistema, come se il sistema fosse composto da protocolli prestampati, parametri definiti e immagini scatolate. Troppi tatuaggi, diceva qualcuno, perci&ograve; niente promozione in classe regina. Ar&oacute;n ne risent&igrave;, comprensibilmente, mostrando comunque atteggiamenti professionali, velocit&agrave; in sella e spirito di ironia. Il papillon indossato in numerosi occasioni fu rimosso dopo tempo, nella liberazione di un sorriso a 32 denti. In Portogallo, oltre a battere gli avversari, la punta Fantic ha battuto anche coloro giuravano che mai sarebbe salito sul gradino alto e centrale della categoria di mezzo: "Ci corre dal 2020, affronta la quarta stagione, ma vedrete: magari qualche podio, niente di pi&ugrave;". Darlo per sconfitto &egrave; stato un errore.  Fantic e Canet da titolo Moto2? Ci sta! Secondo anno per il progetto Fantic Racing mondiale, con Roberto Locatelli in qualit&agrave; di team manager, formazione rivista e ulteriore voglia di stare in alto. Ottime premesse, pi&ugrave; una promessa ritenuta non mantenuta. S&igrave;, lui, Ar&oacute;n Canet. Sensibile nella guida, sensibile - come avrete sicuramente intuito - nella vita privata, il ventiquattrenne della comunit&agrave; valenciana ha trovato condizione ideale al momento di carriera. Sfruttandola: decimo posto cos&igrave; cos&igrave; in Qatar e prima esperienza in gara gommata Pirelli, affermazione nell'Algarve, in un tracciato in cui si pu&ograve; fare la differenza. Scattato dalla terza casella il numero 44 ha ingaggiato vari duelli, poi ha cambiato passo quando era al comando. Senza perdere la testa, l'ha mantenuta, in due sensi: calma e concentrazione ferrata, leadership valevole di successo, il primo in Moto2 che, sensazione, aprir&agrave; una striscia. A seguito di due Gran Premi &egrave; suo il ruolo di locomotiva della serie e, se veramente si &egrave; sbloccato, filer&agrave; come un treno verso il traguardo. Alla faccia dei pregiudizi. A proposito, a cosa si riferisce la citazione "Rivincita dei Nerds?" Si tratta di una pellicola statunitense, che narra di un gruppo studentesco da rendimenti di profitto coi libri, tranquillo per usi e costumi, apparentemente goffi e fuori moda. Storie, perch&eacute; a fine film quei ragazzi trovano riscatto, ricevendo quotazioni pure da chi li aveva sottovalutati.        

Ar&oacute;n si &egrave; sbloccato a Portimao, spazzando via critiche e ribadendo l'assurdit&agrave; dei pregiudizi. Con Fantic Racing &egrave; duo da corona mondiale

Trionfo in Moto2 e "Rivincita dei Nerds": Canet è da titolo 2024

        Finita la stagione 2023 con la riconferma di Jake Gagne come campione della SBK e l&rsquo;incoronazione di Xavi Fores quale vincitore della Supersport, la serie americana nel 2024 ripartir&agrave; da queste due certezze, un calendario praticamente identico alla stagione appena conclusa se non per un gradito ritorno. Torna Mid-Ohio La novit&agrave; che balza all&rsquo;occhio per quanto riguarda il calendario 2024 del MotoAmerica &egrave; il ritorno della pista di Mid-Ohio al posto del tracciato di Pittsburgh a 10 anni esatti dall&rsquo;ultima apparizione (2014). Oltre al ritorno di Mid-Ohio, al Barber Motorsport ed al COTA di Austin si disputeranno tre gare, saranno quindi dei Tripleheader.&nbsp; Il calendario 2024  Lo start della stagione lo d&agrave; la 200 miglia di Daytona in programma nel weekend del 7-9 marzo, prima gara anche della stagione Supersport, che per&ograve; non dar&agrave; punti per il campionato. Secondo appuntamento il 19-21 aprile a Road Atlanta, in Alabama per il terzo appuntamento sul Barber Motorsport Park il 17-19 maggio, nel weekend del 31 maggio-2 giugno &egrave; in programma la classicissima a Road America. Il mese di giugno prosegue con Brainerd il 14-16 e Ridge il 28-30, Laguna Seca il 12-14 luglio, ad agosto si torna al Mid-Ohio nel weekend del 16-18. A settembre, infine, ci sono Austin (13-15) e New Jersey (27-29). La Supersport inizia da Daytona per poi proseguire come la Superbike, il King of Baggers salter&agrave; Brainerd e Ridge, la Twins non correr&agrave; al Ridge, Laguna Seca, Mid Ohio e New Jersey, la Junior Cup salta Ridge, Laguna Seca e Texas, cinque appuntamenti soltanto per Stock 1000 e Super Hooligan             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoAmerica (@motoamerica)             

La serie americana partir&agrave; ancora una volta da Daytona (Supersport) ma con il grande ritorno di Mid-Ohio al posto di Pittsburgh prima delle due gare finali della stagione

MotoAmerica, ecco il calendario 2024: entra Mid-Ohio!

Max Biaggi, Loris Capirossi, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, questi sono solo alcuni dei nomi che hanno legato le proprie imprese nel motomondiale al marchio di Noale nella ormai defunta 250GP. Che si chiamasse RS250V, RSW250 o RSA250 la base tecnica era la medesima: motore bicilindrico a V di 90&deg;, 249,6cc 2 tempi in grado di erogare nelle sue ultime evoluzioni oltre 105cv il tutto in un contenutissimo peso si 100kg. Le 250GP ancora oggi sono considerate dai piloti che le hanno usate e da moltissimi appassionati le pi&ugrave; belle moto da Gran Premio mai realizzate e tra queste a spiccare su tutte c&rsquo;era la Aprilia RS 250 V.  HONDA RC30: LA STORIA DELLA MOTO CHE CONQUIST&Ograve; LA SBK E LA GENTE  L&rsquo;eredit&agrave; della AF1    La casa di Noale debutt&ograve; nel 1985 con il progetto AF1 250, una moto costruita in un inverno per assecondare le richieste di Michele Verrini che voleva debuttare nel motomondiale con un proprio team. Ivano Beggio allora Patron Aprilia credette subito nell&rsquo;ambizione di Verrini e in poco tempo anche grazie alla partnership con Rotax che forn&igrave; i motori riusc&igrave; a schierare la AF1 in griglia nel motomondiale, affidandola a Loris Reggiani. La moto era molto semplice, un motore Rotax bicilindrico &ldquo;in tandem&rdquo; da circa 75 cv ed un telaio scatolato in alluminio prodotto da Aprilia per un peso di circa 90kg. Nella prima stagione arriv&ograve; subito il podio in Jugoslavia ma per arrivare al successo a Noale dovettero attendere il GP di San Marino 1987 quando Loris Reggiani transit&ograve; per primo sotto la bandiera a scacchi a Misano Adriatico. Per essere pi&ugrave; competitivi per&ograve; serviva ben altro...  MOTOGP, ALEX MARQUEZ: &quot;MARC-GRESINI? SE NON SI DIVERTE, SI RITIRER&Agrave;&quot;  Nata per vincere    Per la stagione 1991 Aprilia fa sul serio ed il nuovo progetto (in mano ormai da un paio di stagioni a Jan Witteween)&nbsp;fu&nbsp;un vero passo avanti a livello tecnico. Il motore, che gi&agrave; nel 1988 era diventato di produzione Aprilia venendo nominato AF/1V passando ad&nbsp;un bicilindrico a V di 90&deg; (bench&egrave; non fosse una V pura, avendo i due alberi controrotanti), nel 1991 riceve un primo importante aggiornamento. Cambia interamente la termica, questo permette anche di rivedere il sistema di raffreddamento, cambia anche l&rsquo;accensione e sostituiti anche i carburatori. Non solo il motore per&ograve; riceve aggiornamenti ma anche il telaio cambia in maniera importante, il doppia trave in alluminio riceve degli innesti in carbonio diventando pi&ugrave; rigido e leggero, migliorando notevolmente rispetto a quello della AF1 precendente del 1990. Il passo avanti &egrave; evidente tanto che con la nuova AF1 centrano subito un successo a testa Pierfrancesco Chili e Loris Reggiani, il primo ad Assen mentre il secondo al Paul Ricard. Nella stessa stagione Aprilia, sempre con la AF1 250 &quot;clienti&quot;, si aggiudica il titolo europeo 250GP grazie ad un giovane ragazzo romano che aveva iniziato a correre solo qualche anno prima: Max Biaggi.    IANNONE PU&Ograve; TORNARE A VINCERE DOPO LA SQUALIFICA? I PRECEDENTI  Continua nella pagina successiva  &nbsp;  La AF1 lascia podi e vittorie alla RS  La AF1 250 continua a vincere anche l&#39;anno successivo, nel 1992, con Loris Reggiani secondo nel mondiale dietro solo a Luca Cadalora, e con la storica prima tripletta sul podio, in quel di Hockenheim con Chili, Biaggi e Reggiani a festeggiare quella che fu un&#39;impresa per la Casa di Noale e la sua 250 (poi replicata a Kyalami all&#39;ultima stagionale con la prima vittoria di Biaggi). E nel 1993, contrariamente a quel che riportano alcune fonti, arriv&ograve; la RS 250 V, evoluzione della AF1, ormai arrivata a fine ciclo. La nuova RS (nome che la collegava ora al nuovo modello 125 stradale arrivato nel 1992)&nbsp; portava in dote una nuova aerodinamica e l&#39;introduzione della valvola parzializzatrice elettronica allo scarico, in luogo di quella a comando pneumatico.  ARRIVA LO SPONSOR CHESTERFIELD   L&#39;inizio di stagione non fu il massimo per la bicilindrica RS, ancora indietro con lo sviluppo ed i primi risultati iniziarono a vedersi da met&agrave; stagione in avanti. In quell&#39;anno debutt&ograve; anche una livrea che segn&ograve; una vera epopea per la Aprilia RS250W. Ad agosto venne siglato l&#39;accordo con la Chesterfield.&nbsp; Nel 1994 arriva una ciclistica aggiornata. La nuova moto fa un balzo avanti importantissimo tanto che Max Biaggi &egrave; in grado di vincere l titolo contro Loris Capirossi e Tadayuki Okada, vincendo sette gare. Nel 1995 arriva il bis:&nbsp;Max Biaggi &egrave; imprendibile in sella alla nerissima Aprilia RS250V ufficiale, conquista 8 successi e 4 podi e si porta a casa il secondo&nbsp;titolo in 250 per lui e per Aprilia che conquister&agrave; anche il titolo costruttori. L&rsquo;anno successivo la storia non cambia, Biaggi &egrave; sempre imprendibile e si porta a casa il titolo nonostante tre ritiri nelle ultime sei gare della stagione. In questi anni Aprilia ha iniziato a differenziale le RS250V ufficiali da quelle che poi vendeva ai clienti, il rebranding ha portato anche un nuovo nome per la moto di Noale che divenne RSW250 per le moto ufficiali e RSW250 LE per i team privati con trattamento semiufficiale.  MOTOGP AUSTRALIA, MARC MARQUEZ: &quot;CASEY STONER ERA UN ANIMALE&quot;  Continua nella pagina successiva  &nbsp;  Fine decennio nel segno di Capirossi e Rossi  La fine degli anni &lsquo;90 porta con s&eacute;&nbsp;un nuovo aggiornamento alla RS250V, il telaio in alluminio diventa pi&ugrave; rifinito, la ciclistica si aggiorna con nuove sospensioni e soprattutto l&rsquo;introduzione delle pinze ad attacco radiale che sostituiscono quelle assiali utilizzate fin qui. La nuova moto vede anche una nuova carena, pi&ugrave; protettiva e che poi sar&agrave; ripresa dalle Aprilia RS125 e RS250 stradali che saranno un successo a livello commerciale fino a met&agrave; degli anni 2000. A portarle in pista nel 1998 ci sono Loris Capirossi e Valentino Rossi che conquisteranno a fine anno il primo ed il secondo posto in campionato vincendo 13 delle 14 gare disputate in quella stagione. Nel 1999 &egrave; il turno di Valentino Rossi laurearsi campione del mondo 250GP con Aprilia che conquister&agrave; nuovamente anche il titolo costruttori.    I primi anni 2000 e l&rsquo;ultima evoluzione della RSW250  Il nuovo millennio si apre con Aprilia che deve cedere il passo alle case giapponesi che con Olivier Jacque su Yamaha prima ed il compianto Daijiro Kato su Honda poi si prendono i titoli 2000 e 2001. Per tornare al successo Aprilia dovr&agrave; aspettare il 2002 dove per&ograve; riusc&igrave; ad aggiudicarsi non solo il titolo piloti e costruttori nella 250 con Marco Melandri ma anche nella 125 con Arnaud Vincent. Fu una stagione memorabile per le 2t di Aprilia che si portarono a casa 4 titoli iridati ma soprattutto 14 successi su 16 gare sia in 125 che in 250. La supremazia del progetto RSW venne confermato anche nel 2003 quando sulla moto ufficiale della casa di Noale sal&igrave; Manuel Poggiali, nonostante il sanmarinese fosse al debutto nella quarto di litro riusc&igrave; subito a conquistare l&rsquo;alloro con Aprilia che nuovamente si impose in 14 delle 16 gare stagionali grazie anche ai successi di Fonsi Nieto, Toni Elias e Randy de Puniet.    SBK 2024: COSA CAMBIER&Agrave; DAVVERO COL NUOVO REGOLAMENTO TECNICO?  Continua nella pagina successiva  &nbsp;  L&rsquo;arrivo della RSA250 e la fine del sogno  Nel 2007 debutta l&rsquo;ultima versione della duemezzo di Noale che porta la sigla si RSA250, affidata a Jorge Lorenzo che aveva gi&agrave; conquistato il titolo nel 2006 con 8 vittorie e 3 podi contro Andrea Dovizioso. La nuova moto non fu una rivoluzione, sebbene le modifiche con la RSW erano notevoli, ma un importante miglioramento ad adeguamento alle tecnologie che ormai stavano debuttando nel motomondiale. La RSA250 vanta una nuova aspirazione, pi&ugrave; efficace, oltre ad una nuova termica ed una nuova disposizione del cambio. Il nuovo motore aveva oltre che pi&ugrave; potenza, anche un regime di rotazione utile migliore e pi&ugrave; ampio che andava dai 6.000 giri/min ai 13.500 giri/min. Anche la ciclistica viene aggiornata: la nuova moto ha un telaio pi&ugrave; corto permettendo cos&igrave; di utilizzare un forcellone pi&ugrave; lungo in grado di migliorare sensibilmente la trazione, venne implementata anche l&rsquo;elettronica con l&rsquo;introduzione di tre accelerometri, utili a gestire la potenza ormai superiore ai 105cv del bicilindrico di Noale, soprattutto in condizioni di scarsa aderenza. La RSA permise a Jorge Lorenzo di conquistare il suo secondo titolo in 250 vincendo 9 gare e salendo sul podio in tre occasioni. La casa di Noale conquist&ograve; l&rsquo;ennesimo titolo costruttori grazie anche ai successi di Alvaro Bautista, nel frattempo passato in 250 dopo il titolo conquistato nel 2006 in 125. Proprio nella stagione 2007 Aprilia raggiunge il traguardo delle 125 gare vinte in 250.  MONDIALE CON IL &quot;SIC&quot;    Nel frattempo l&rsquo;acquisizione di Aprilia da parte del Gruppo Piaggio ha permesso il debutto o meglio il ritorno di marchi come Gilera e Derbi nel motomondiale, le moto erano come avviene oggi con KTM ed i brand del gruppo in Moto3, identiche alla RSW250 marchiata Aprilia. Nel 2008 da met&agrave; stagione Marco Simoncelli gi&agrave; leader di campionato con la Gilera RSW250 ricevette la RSA per il finale di stagione nel quale conquist&ograve; il titolo piloti a Sepang. Nel 2009 ultima stagione nel motomondiale delle quarto di litro, il Sic non riusc&igrave; a confermarsi ed il titolo piloti and&ograve; ad Hiroshi Aoyama ma Aprilia conquist&ograve; comunque il titolo case.  La storia della RS250V e delle sue evoluzioni termina, insieme a quella della classe 250, l&rsquo;8 novembre 2009 a Valencia con la vittoria di Hector Barbera davanti ad Alvaro Bautista entrambi su Aprilia. La casa di Noale con la sua quarto di litro tra il 1993 ed il 2009 ha collezionato ben 150 vittorie in 290 Gran Premi, monopolizzando in diverse occasioni tutto il podio e conquistando 18 titoli tra piloti e costruttori facendo della RS250V la moto pi&ugrave; vincente degli ultimi 20 anni della classe pi&ugrave; amata di sempre.   

Con questa quarto di litro la Casa di Noale ha fatto incetta di titoli tra piloti e costruttori dal 1993 anno del debutto al 2009 ultimo anno prima delle Moto2

Aprilia RS 250 V, la classe media che vola(va) alto

        Aron Canet e il team Fantic Racing stanno pensando al rispettivo futuro, possibilmente da spendere assieme. Ci&ograve; significa che, in caso di collimazione, nel 2024 il pilota spagnolo e la squadra italiana disputeranno per medesimi colori e stesso box la Moto2 mondiale. L'accordo ventilato in essere sarebbe di una stagione, con la possibilit&agrave; di prolungamento. Occhio al cielo inglese di Silverstone, perch&eacute; potrebbe mescolare le carte in tavola Canet pi&ugrave; Fantic e... Vietti: team da titolo Moto2 Aron Canet Barbero &egrave; un forte e simpatico corridore spagnolo, attuale punta del Pons wego Los40, e corre nella competizione iridata dal 2016. Sono tre le affermazioni totalizzate per lui in Moto3, mentre nella Moto2 il gradino pi&ugrave; alto del podio ancora manca.&nbsp; Obiettivo dietro l'angolo? Pu&ograve; darsi, avvicinabile ulteriormente da Silverstone sino alla fine del campionato in essere. I 14 trofei gi&agrave; alzati nella categoria di mezzo spiegano come il suo nome sia da ritenersi uno dei maggiormente importanti. E lo sarebbe ulteriormente, qualora passasse al team Fantic Racing, progetto che sta facendo molto bene insieme a Celestino Vietti Ramus, italiano prossimo alla permanenza coi medesimi colori e nello stesso garage rosso-nero. Immaginando la concretizzazione dell'affare qui preannunciato, prevediamo una coppia di attaccanti a giocarsi le posizioni pi&ugrave; importanti del 2024.        

Aron e la squadra rosso-nera puntano a un 2024 condiviso, con Celestino Vietti Ramus a comporre un box da titolo

Canet & Fantic: operazione Moto2 in atto

        Sulla falsariga di quanto fatto da Bautista nel Mondiale Superbike, l&rsquo;inizio del MotoAmerica &egrave; partito nel segno del campione in carica Jake Gagne, vittorioso in tre gare su quattro nelle prime due prove della stagione.&nbsp; Anche al Barber Motorsport Park, il #1 di Fresh &lsquo;n&rsquo; Lean Progressive Yamaha &egrave; stato semplicemente perfetto precedendo in gara-1 le altre Yamaha di Petersen e Scholtz ed in gara-2 Scholtz e Beaubier guidando in testa ogni giro della gara.&nbsp; Per quanto riguarda la Supersport, la gara &ldquo;Daytona-style&rdquo; non ha scalfito minimamente Xavi Fores che ha centrato il terzo successo su tre gare disputate ed &egrave; sempre pi&ugrave; leader di campionato nonostante una 200 miglia di Daytona poco fortunata per lui. Le gare del MotoAmerica  Supersport &nbsp; La grande novit&agrave; del round di Barber per quanto riguarda la Supersport era l&rsquo;introduzione di una unica gara di 37 giri con pit stop obbligatorio in stile 200 miglia di Daytona. La gara &egrave; stata vinta da Xavi Fores ma non &egrave; stata una passeggiata nonostante i quasi 10&rdquo; di vantaggio dello spagnolo sul secondo, Stefano Mesa. La gara, infatti, &egrave; stata interrotta due volte con bandiera rossa, la prima per incidente e la seconda per la pioggia e successivamente accorciata a 28 giri dai 37 inizialmente previsti. Determinante per la vittoria di Fores &egrave; stato il pit stop obbligatorio, dal quale ne &egrave; uscito con un vantaggio incolmabile per Mesa. Highlights della gara  Gara-1 SBK La prima delle due gare finisce subito dopo poche centinaia di metri&hellip;Gagne, partito dalla pole, mette il suo solito margine di 2&rdquo; sugli inseguitori per poi gestire nella seconda fase di gara. Fine della storia per la vittoria. Cameron Petersen, suo compagno di squadra, chiude secondo con il connazionale Scholtz staccato di altri 3&rdquo; dopo aver rimontato da una partenza non perfetta. Beaubier chiude quarto davanti al suo compagno di squadra Jacobsen, Herrin &egrave; sesto davanti ad Escalante. Classifica di gara-1 ed highlights Jake Gagne (Yamaha)Cameron Petersen (Yamaha)Mathew Scholtz (Yamaha)Cameron Beaubier (BMW)PJ Jacobsen (BMW)Josh Herrin (Ducati)Richie Escalante (Suzuki)Ashton Yates (BMW)Corey Alexander (BMW)Hayden Gillim (Suzuki)  Gara-2 SBK Il copione della seconda gara rispetta quello della prima, con Gagne partito dalla pole e con gi&agrave; il suo bel vantaggio di oltre 2&rdquo; dopo pochi giri. L&rsquo;unico brivido per il bicampione americano arriva a met&agrave; gara quando perde il controllo della sua R1 finendo nell&rsquo;erba interna di curva 3 e riuscendo a salvare una caduta quasi certa. Secondo chiude il compagno di marca Scholtz davanti a Beaubier. Escalante porta la Suzuki al quarto posto davanti a Jacobsen ed Herrin, ancora sesto al traguardo come in gara-1. Classifica di gara-2 ed highlights Jake Gagne (Yamaha)Mathew Scholtz (Yamaha)Cameron Beaubier (BMW)Richie Escalante (Suzuki)PJ Jacobsen (BMW)Josh Herrin (Ducati)Corey Alexander (BMW)Ashton Yates (BMW)Toni Elias (Suzuki)Hayden Gillim (Suzuki)&nbsp;  Prossimo appuntamento  Un fine settimana di pausa prima di ritrovare i piloti del MotoAmerica per il terzo appuntamento stagionale, il round di Road America nel weekend del 2-4 giugno        

In Alabama il campione in carica vince entrambe le gare della Superbike e si porta a +24 sul cavallo di ritorno Beaubier. In Supersport Xavi Fores non si fa scalfire dalla gara &ldquo;Daytona-style&rdquo; e centra la terza vittoria su tre

MotoAmerica, Barber: Gagne fa doppietta e prende il largo in classifica

        Non si poteva chiedere di meglio per il debutto stagionale del MotoAmerica classe Superbike sul tracciato tecnico e tortuoso di Road Atlanta. Cameron Beaubier torna in America dopo due anni non esaltanti in Moto2 e sbanca subito alla prima uscita con la BMW tenendosi dietro il campione in carica Gagne. Nella seconda manche &egrave; invece Gagne ad avere la meglio su Beaubier, Scholtz ed Herrin in una tiratissima e che ha visto i quattro piloti arrivare al traguardo in un unico pacchetto.&nbsp; In Supersport, invece, &egrave; Xavi Fores (compagno di squadra di Herrin passato in SBK) a fare la voce grossa sbancando Road Atlanta e rilanciandosi dopo una sfortunata 200 miglia di Daytona dello scorso marzo, gara di apertura della Supersport a stelle e strisce.&nbsp; Gara-1  Primi 5 giri di gara a favore di Gagne che, partito bene dalla pole position, ha messo un margine di quasi 1&rdquo;5 sul diretto inseguitore Beaubier che ha avuto il suo bel da fare (ma non troppo) per liberarsi di Petersen e Scholtz per poi mettersi a caccia del campione in carica. Ricongiungimento che arriva al settimo giro con un sorpasso di pieno motore al quale Gagne non pu&ograve; opporre resistenza. Dall&rsquo;ottavo giro fino alla bandiera a scacchi inizia una gara di nervi tra i due con Gagne che prova ad attaccare e Beaubier che si difende egregiamente. Dietro di loro anche Herrin si libera di Scholtz e Petersen gettandosi all&rsquo;inseguimento della coppia di testa sfruttando la pista libera davanti a s&eacute;. Herrin si fermer&agrave; &ldquo;solamente&rdquo; a 1&rdquo;6 dal duo Beaubier-Gagne. Classifica ed Highlights Cameron Beaubier (BMW)Jake Gagne (Yamaha)Josh Herrin (Ducati)Cameron Petersen (Yamaha)Mathew Scholtz (Yamaha)Richie Escalante (Suzuki)Toni Elias (Suzuki)Corey Alexander (BMW)David Anthony (Yamaha)Hayden Gillim (Suzuki)  Gara-2  Se la prima frazione &egrave; stata &ldquo;a coppie&rdquo; con Beaubier-Gagne in testa ed Herrin-Petersen ad inseguire, molto pi&ugrave; thrilling ed avvincente &egrave; stata la seconda gara con quattro piloti racchiusi in un fazzoletto. La gara dura solo 15 giri dopo che prima della chiusura del secondo giro &egrave; stata fermata con bandiera rossa per la BMW M1000RR di Josh Waters andata a fuoco. Grande spettacolo in ripartenza con Beaubier, Gagne, Herrin e Petersen, mentre Scholtz &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; lontano. Al terzo giro va a fuoco anche la R1 #45 di Cameron Petersen che lascia campo libero a Herrin ed a Scholtz. A quattro giri dalla fine si ricongiunge Scholtz grazie a tutti i sorpassi tra Beaubier, Herrin e Gagne. Nell&rsquo;ultimo giro, poi, ne succedono di tutti i colori. Prima l&rsquo;attacco di Herrin su Beaubier, poi una mezza sportellata del #6 sulla Ducati che apre la strada a Gagne per la prima posizione, Herrin prova a ributtarsi dentro ma va lungo alla chicane prima dell&rsquo;ultima curva e chiude quarto alle spalle di Scholtz Classifica e Highlights di gara Jake Gagne (Yamaha)Cameron Beaubier (BMW)Mathew Scholtz (Yamaha)Josh Herrin (Ducati)Richie Escalante (Suzuki)PJ Jacobsen (BMW)Corey Alexander (BMW)Toni Elias (Suzuki)Ashton Yates (BMW)Hayden Gillim (Suzuki)  Prossimo appuntamento  Dopo lo spettacolo del primo round di Road Atlanta, bisogner&agrave; attendere un altro mese per rivedere in pista i piloti del campionato americano. Il prossimo appuntamento, infatti, si svolger&agrave; al Barber Motorsport nel fine settimana del 19-21 maggio. MotoAmerica calendario 2023       

Grande spettacolo nella prima stagionale del campionato americano Superbike con l&rsquo;ex Moto2 rientrato per vincere nuovamente il titolo. In Supersport doppietta perentoria di Xavi Fores con la Panigale V2

MotoAmerica, Road Atlanta: Beaubier e Gagne si spartiscono il bottino

        Tra una grigliata e una colomba pasquale, questo fine settimana c'&egrave; un appuntamento assolutamente imperdibile per gli amanti del motoclismo &ldquo;duro e puro&rdquo;. Sul tracciato di Silverstone nella sua configurazione National, infatti, scatter&agrave; la stagione 2023 del British Superbike con ben tre gare in programma tra sabato e domenica. Con Bradley Ray, campione dello scorso anno, passato al mondiale, saranno tantissimi i piloti che si daranno battaglia per conquistare il titolo in una delle serie pi&ugrave; spettacolari al mondo. BSB, calendario 2023: date, orari TV, dove vederlo Brookes e Haslam i piloti da battere?  Guardando la entry list, due nomi che spiccano immediatamente sono quelli di Josh Brookes e Leon Haslam, unici piloti gi&agrave; campioni del BSB in passato. L'australiano (al via con il team FHO Racing con cui disputer&agrave; anche il Tourist Trophy) ha gi&agrave; trionfato nel 2015 e nel 2020, mentre l'inglese nel 2018. Entrambi saranno in griglia con una BMW M1000RR, ma dovranno stare attenti ai tantissimi sicuri rivali. Moto2, Dixon centra il primo podio da pap&agrave;: "Il mio pi&ugrave; grande successo" Dagli Irwin a Kent, quanti big al via!   Tra coloro che saranno sicuramente presenti nel gruppo in lotta per la vittoria vanno annoverati i fratelli Glenn e Andrew Irwin, il primo con la PBM Ducati e il secondo di ritorno nel team Honda Racing UK, cos&igrave; come Peter Hickman e quel Kyle Ryde che nei test prestagionali ha brillato (specialmente a Navarra) con la Yamaha dell'OMG Racing, team campione in carica con Ray, o la nuova coppia del team McAMS Yamaha formata dal &ldquo;solito&rdquo; Jason O'Halloran e da Tim Neave. Inoltre, &egrave; impossibile non considerare altri big dal passato internazionale come Danny Kent, campione Moto3 nel 2015 in grande spolvero proprio nei test a Silverstone con la Honda, o lo spagnolo Hector Barber&agrave;, con anche qualche outsider pronto a brillare. Tra questi, occhio ai rookie d'eccezione Davey Todd e Max Cook, oltre al pluricampione Supersport Jack Kennedy. SBK: il team B-Max al via delle tappe europee con Gabriele Ruiu Gli orari delle gare  Su un circuito breve come quello di Silverstone National in cui le prestazioni delle moto si equivalgono, &egrave; quasi impossibile fare un pronostico, ma certamente assiteremo a tre gare vietate ai deboli di cuore. La prima, Sprint, andr&agrave; in scena sabato pomeriggio alle 17:30 italiane, mentre Gara 2 e Gara 3 saranno domenica rispettivamente alle 14:30 e alle 17:30. CIV: come seguire in diretta TV tutta la stagione 2023       

Questo fine settimana inizier&agrave; lo spettacolare campionato d'oltremanica a Silverstone. Tra grandi attesi e nomi importanti al via, ecco tutto quello che occorre sapere

Vacanze racing: a Pasqua inizia la stagione 2023 del British Superbike

        Sul circuito spagnolo di Navarra, grande novit&agrave; per i piloti del British Superbike, si sono svolti i primi test ufficiali della serie britannica in condizioni perfette per girare in pista in vista della stagione (qui il calendario completo del 2023). Una tre giorni che ha visto i protagonisti del campionato percorrere tanti chilometri prendendo la giusta confidenza con le nuove moto, anche se davanti a tutti nella combinata dei tempi troviamo un binomio gi&agrave; consolidato. A chiudere al comando &egrave; stato infatti Kyle Ryde, portacolori del team OMG Racing (campione in carica con Bradley Ray, passato al mondiale di categoria). Il numero 77 ha dominato la scena, firmando un 1'37.586 nel corso dell'ultima giornata che non gli ha permesso soltanto di concludere davanti a tutti, ma anche di rifilare quasi un secondo ai principali inseguitori, dimostrando di essere gi&agrave; in gran forma in sella alla Yamaha R1. MotoGP, Test Portimao: Alex Marquez gi&agrave; competitivo con la Ducati Haslam 2&deg; con la BMW, poi le Ducati   Alle spalle di Ryde ha chiuso un ottimo Leon Haslam, che dopo l'esperienza mondiale con Honda e il ritorno in patria lo scorso anno con Kawasaki, ha deciso di passare a BMW chiudendo i primi test con un ottimo secondo posto. Con 933 millesimi di ritardo dalla leadership, il campione 2018 &egrave; stato anche l'unico in grado di mantenere il proprio distacco al di sotto del secondo, precedendo l'attesissima coppia del team PBM Ducati formata da Glenn Irwin e Tommy Bridewell, rispettivamente terzo e quarto della combinata. Bene anche Andrew Irwin, unico portacolori del team Honda Racing UK vista l'assenza per infortunio di Tom Neave. Il minore dei fratelli irwin &egrave; tornato in Honda dopo la difficile parentesi in BMW ed &egrave; parso immediatamente competitivo, riuscendo a chiudere in Top 5. A proposito di Honda, poi, in sesta piazza troviamo quella del campione del mondo Moto3 2015 Danny Kent con il nuovissimo team LKR (Lovell Kent Racing) con cui cercher&agrave; di rilanciare le proprie quotazioni. Spazio nelle prime dieci posizioni anche per la terza Ducati, ovvero quella di Christian Iddon con i colori dell'Oxford Racing, settimo a precedere l'ottimo Jack Kennedy in arrivo dalla Supersport, l'ex-MotoGP Hector Barbera e un sorprendente Charlie Nesbitt, al primo anno completo nella classe regina della serie d'oltremanica, il cui prossimo appuntamento per quanto riguarda i test ufficiali sar&agrave; a Donington Park il 25 e 26 marzo. Energica, che sfida! In lotta contro le moto "tradizionali" a Daytona La classifica combinata dei test a Navarra   Twins Cup: l'Aprilia RS 660 centra la vittoria a Daytona con Gus Rodio       

I protagonisti della serie britannica hanno concluso una tre giorni di prove sul circuito iberico, con il portacolori OMG Racing davanti a tutti

BSB: Ryde chiude al comando i test a Navarra, Haslam 2°

        Nel prossimo fine settimana ritorna in pista la MotoGP con il secondo test ufficiale del 2023, a Portimao, in vista dello start della stagione a fine mese proprio sul tracciato portoghese. E cosa poteva mai inventarsi la MotoGP per far passare il tempo ai piloti e nello stesso tempo metterli alla prova con dei contest?&nbsp; Prendendo spunto (anzi copiando) il format YouTube della Formula 1 &ldquo;Grill the Grid&rdquo;, i Social Media Manager della MotoGP si sono inventati il &ldquo;Guess the rider numbers&rdquo; ovvero associare pi&ugrave; piloti ai vari numeri di gara nel minor tempo possibile.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoGP&trade; (@motogp)      Risultati  Il risultato che &egrave; uscito dal contest &egrave; che salvo rari casi (Aleix Espargar&ograve; e Raul Fernandez), gli altri 20 centauri hanno dimostrato una scarsa conoscenza dei numeri di gara, non soltanto degli attuali piloti del Motomondiale ma anche di quelli del passato.&nbsp; Aleix Espargar&ograve;, per esempio, non si &egrave; ricordato che l&rsquo;8 era Barber&agrave; ma in compenso ha nominato Gigi Scalvini, Marc Marquez ne ha saltati un bel po&rsquo; e considerando che alcuni li vede in pista &egrave; un po&rsquo; preoccupante&hellip; Scusati invece i pi&ugrave; giovani, tipo Raul Fernandez che comunque si &egrave; fermato ad un passo dal vincere il contest, battuto solo da Aleix Espargar&ograve;.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoGP&trade; (@motogp)      Il video completo  Qui di seguito il video completo del contest lanciato dalla MotoGP e con protagonisti i piloti dell&rsquo;attuale griglia        

Aleix Espargar&ograve; e soci si sono cimentati in un contest stile &ldquo;Grill the Grid&rdquo; della Formula 1 con lo scopo, nel minor tempo possibile, di associare pi&ugrave; piloti ad un numero di gara

Chi ha associato più piloti ai numeri di gara del Motomondiale?

        Quelli che si sono svolti negli ultimi due giorni a Jerez de la Frontera non sono stati i test del mondiale Superbike che Scott Redding sperava. L'inglese &egrave; sceso in pista in sella alla nuova BMW M1000RR, non riuscendo ad essere competitivo e ad avvicinarsi ai primi, chiudendo il Day 2 addirittura in dodicesima posizione a quasi un secondo e mezzo dalla vetta occupata da Toprak Razgatlioglu. Redding: &ldquo;L'estetica &egrave; spettacolare, ma...&rdquo;  &ldquo;Dal punto di vista estetico, la nuova BMW &egrave; spettacolare ed estremamente aggressiva, ma il problema &egrave; che appare cos&igrave; soltanto all'esterno&rdquo;, ha detto Scott al termine della due giorni di test. &ldquo;Sotto la carena, la moto &egrave; pi&ugrave; o meno la stessa dello scorso anno e perci&ograve; non &egrave; cambiato praticamente nulla. Non c'&egrave; stato il passo in avanti che mi aspettavo per questa nuova stagione&rdquo;. &ldquo;Ovviamente qualche differenza rispetto alla moto 2022 c'&egrave;. La nuova aerodinamica si sente e il motore &egrave; ottimo, perci&ograve; la velocit&agrave; massima va bene, ma il problema &egrave; che dal punto di vista della guidabilit&agrave; non ci siamo e, di conseguenza, le nostre prestazioni non sono migliorate a tal punto da poter stare con i migliori&rdquo;, prosegue il 30enne di Gloucester. SBK Test Jerez, Rinaldi: "Sul passo gara sono vicino a Rea e Toprak" &ldquo;Il problema di BMW &egrave; che rende tutto complicato&rdquo;  &ldquo;Lo scorso anno abbiamo lavorato molto bene con l'elettronica e ora riusciamo a sfruttare tutta la potenza della moto. Resta comunque pi&ugrave; aggressiva rispetto alle rivali, ma come detto non &egrave; questo il nostro problema pi&ugrave; grande e non credo che le nostre difficolt&agrave; derivino dal pacchetto elettronico diverso da quello che montano gli altri&rdquo;, spiega il numero 45. &ldquo;Il problema pi&ugrave; grande che ho riscontrato nella mia esperienza in BMW &egrave; che vogliono utilizzare la loro filosofia, ma le soluzioni che adottano sono molto complicate da far funzionare al meglio&rdquo;. &ldquo;Anche Ducati, per fare un esempio, adotta delle soluzioni che nessun altro usa, ma quando le montano sulla moto funzionano alla grande. Non so perch&egrave;, ma in BMW invece non funziona cos&igrave; ed &egrave; molto difficile arrivare a lottare per le prime posizioni o per la vittoria quando la situazione &egrave; questa. Se anche loro vogliono vincere, allora deve cambiare qualcosa, ma non penso che si possano fare miracoli nei prossimi test&rdquo;, conclude Redding, che torner&agrave; in pista tra pochi giorni per i test di Portimao. Chi si rivede: Hector Barbera al via del BSB con il TAG Racing       

L'inglese era uno dei piloti pi&ugrave; attesi nei test di Jerez in cui ha provato la nuova BMW, che non ha portato i risultati sperati: &ldquo;Non c'&egrave; stato il passo in avanti che mi aspettavo&rdquo;

SBK, Redding sconsolato: “La nuova moto? Non è cambiato nulla”

        Dopo un grande spavento per via della brutta caduta di cui si &egrave; reso protagonista in mattinata, Toprak Razgatlioglu ha concluso al comando la seconda giornata di test del mondiale Superbike sul circuito di Jerez de la Frontera. Il pilota ufficiale Yamaha si &egrave; concentrato sullo sviluppo delle novit&agrave; portate dal team, ma &egrave; riuscito anche a firmare ottimi riferimenti cronometrici sia sul giro secco che sul passo gara.  Toprak: &ldquo;La botta &egrave; stata forte, ma non ho nulla di rotto&rdquo;  L'episodio del giorno &egrave; stato chiaramente la caduta del turco, il quale fortunatamente non ha riportato danni dal punto di vista fisico: &ldquo;E' strano, perch&egrave; non sono un pilota che cade spesso, ma quando faccio una caduta &egrave; sempre rovinosa o spettacolare. Faccio fatica a spiegarmi il motivo per cui sono caduto, visto che mi sono ritrovato a terra appena ho preso i freni in mano alla staccata dell'ultima curva. Ci&ograve; che conta, comunque, &egrave; che non abbia nulla di rotto, anche se la botta &egrave; stata forte&rdquo;. &ldquo;Non sono passato dal centro medico perch&egrave; volevo tornare immediatamente in azione, perci&ograve; ho pulito la tuta e sono sceso di nuovo in pista firmando il miglior tempo&rdquo;, ha spiegato il campione del mondo 2021 al termine del test. &ldquo;E' stata una giornata a due facce, perch&egrave; provando il nuovo forcellone mi sono sentito veloce, ma al di l&agrave; della caduta, c'era meno grip rispetto a ieri. Dal punto di vista del passo gara siamo andati abbastanza bene, mentre sul giro singolo siamo gi&agrave; a posto&rdquo;. SBK Test Jerez, Rinaldi: "Sul passo gara sono vicino a Rea e Toprak" &ldquo;Ci siamo concentrati sullo sviluppo&rdquo;  &ldquo;Le ottime prestazioni sono arrivate pur non cercando esclusivamente il tempo, visto che il focus di queste due giornate di test &egrave; stato lo sviluppo dei nuovi componenti portati da Yamaha&rdquo;, prosegue Razgatlioglu. &ldquo;Oltre al gi&agrave; citato forcellone, abbiamo potuto testare anche un freno motore diverso e per questo non abbiamo effettuato un vero e proprio long run come hanno fatto invece alcuni rivali, anche perch&egrave; la caduta ci ha fatto perdere pi&ugrave; tempo del previsto. In ogni caso, sono contento perch&egrave; tute le novit&agrave; sulla moto hanno portato i risultati sperati&rdquo;. &ldquo;Con le gomme SC0 mi sono trovato bene, ma le prove sulle gomme vanno prese con le pinze, perch&egrave; con il freddo non era facile sfruttarle al meglio. L'unico problema che ho riscontrato &egrave; stato che cambiando mescola e passando alla SCX sembrava di guidare un'altra moto, ma siamo stati veloci con entrambe&rdquo;, conclude Toprak, che quest'anno prover&agrave; a riportare il numero 1 sulla sua carena. Chi si rivede: Hector Barbera al via del BSB con il TAG Racing       

Nonostante la brutta caduta, il turco &egrave; stato il migliore del Day 2 in sella alla Yamaha R1: &ldquo;Le novit&agrave; portate in questo test hanno funzionato bene. Incidente a parte, sono contento&rdquo;

SBK Test Jerez, Razgatlioglu: “Non cado spesso, ma quando succede...”

        Conclusa la parentesi biennale (ricca di alti e bassi) nel MotoAmerica, per Hector Barbera ci sar&agrave; un ritorno importante quest'anno. Il pilota spagnolo dai lunghi trascorsi nel Motomondiale sar&agrave; infatti nuovamente al via del British Superbike, dove correr&agrave; con una Honda CBR1000RR-R schierata dal team TAG Racing di Gary Winfield. Come detto, per Barbera si tratta di un ritorno visto che aveva gi&agrave; corso nel BSB nel 2019 e nel 2020 prima con una Kawasaki e poi con una BMW. Questa volta potr&agrave; puntare in alto godendo anche del supporto diretto da parte di Honda Racing UK, anche se la CBR non &egrave; una moto semplice in configurazione BSB (ovvero senza aiuti elettronici) come hanno dimostrato i recenti risultati poco soddisfacenti di Tito Rabat. Inoltre, con i colori del TAG Racing correranno anche Shaun Winfield e Matt Truelove, i quali saranno per&ograve; in griglia nella Superstock 1000. SSP Mondiale e britannica: doppio impegno per Booth-Amos Barbera: &ldquo;Nel BSB mi sento a casa&rdquo;  &ldquo;Sono molto motivato in vista di questa nuova avventura nel British Superbike&nbsp;con il team TAG Racing e la Honda&rdquo;, ha detto lo spagnolo. &ldquo;Non vedevo l'ora di tornare nel BSB, perch&egrave; &egrave; un campionato che adoro e in cui mi sento a casa. Con il team non &egrave; stato complicato trovare un accordo e, anzi, voglio ringraziare tutti per questa bella opportunit&agrave;. So che si fidano di me e del mio potenziale, perci&ograve; far&ograve; del mio meglio per non deluderli&rdquo;. MotoGP, Binder pronto per il 2023: "Sar&agrave; la nostra miglior stagione"       

Lo spagnolo ex-MotoGP correr&agrave; nel campionato d'oltremanica con una Honda CBR1000RR-R schierata dal team di Gary Winfield

Chi si rivede: Hector Barbera al via del BSB con il TAG Racing

        Nel corso della storia calcio e motociclismo hanno pi&ugrave; volte incrociato le proprie strade, grazie soprattutto alla duplice passione di molti sportivi dei due mondi, ma non solo. C&rsquo;&egrave; chi infatti come Alvaro Bautista ha avuto a che fare spesso con il mondo del pallone, anche involontariamente, divenendo a modo suo un unicum.&nbsp;Il campione in carica della Superbike infatti &egrave; sempre stato un tifoso dell&rsquo;Atletico di Madrid, e nel 2022 ebbe l&rsquo;occasione di correre proprio per la sua squadra del cuore. Nella sopra citata stagione infatti il club biancorosso sbarc&ograve; nel CEV &ndash; il campionato spagnolo, ora denominato JuniorGP &ndash; con un proprio team, schierando in 125 proprio Bautista e Tommaso Valentino. Vedi anche SBK: le 10 cose che non sai su Alvaro Bautista&nbsp; Dall'Atletico a Seedorf   In sella ad una Aprilia Alvaro riusc&igrave; subito a dimostrare il proprio talento, conquistando in sette prove due vittorie &ndash; ad Albacete e Jarama &ndash; ed un secondo posto, concludendo la stagione da vice campione alle spalle di Hector Barber&agrave;.&nbsp;Terminata la stagione il calcio &ldquo;non abbandon&ograve;&rdquo; Bautista, dato che nel 2003 lo spagnolo pass&ograve; dal correre per l&rsquo;Atletico a farlo per&hellip; Clarence Seedorf. L&rsquo;ex giocatore di Milan ed Inter infatti in quella stagione si present&ograve; ai nastri di partenza del mondiale 125 con il proprio team, con Alvaro e l&rsquo;inglese Christophe Martin come portacolori. Insomma, se c&rsquo;&egrave; un pilota con il calcio nel proprio DNA quello &egrave; proprio Bautista. Pecco Bagnaia a che tempo che fa: "Marted&igrave; decider&ograve; se mettere il numero 1"       

Nella propria carriera lo spagnolo ha avuto la fortuna di vestire anche i colori della propria squadra del cuore. Ecco quando

SBK: quella volta che Bautista corse per... l'Atletico Madrid!

        I tempi al momento non sono ancora maturi per vedere una vera e propria fusione di due specialit&agrave; cos&igrave; diverse tra loro come Velocit&agrave; ed Endurance (anche se le ultime stagioni dell&rsquo;EWC ci hanno insegnato che le gare, soprattutto le 24h, sono delle gare sprint all&rsquo;interno di una gara endurance), ma il MotoAmerica ha deciso quest&rsquo;anno di proporre la sua versione &ldquo;Endurance-style&rdquo; di due gare. I pit stop in Supersport  Oltre alla 200 miglia di Daytona, gara di apertura della Supersport, due appuntamenti saranno &ldquo;Endurance&rdquo;, non per la durata delle gare in s&eacute; ma piuttosto per la possibilit&agrave; di vedere i pit stop per rifornimento e cambio gomma posteriore. Questi due appuntamenti saranno al Barber Motorsport a maggio e a Laguna Seca a luglio, distanza di gara e numero di giri totali non sono ancora stati definiti ma le gare prevederanno un pit stop, come annunciato alla stesura del calendario lo scorso novembre. La Direttrice delle Operazioni del MotoAmerica Niccole Cox spiega che non &egrave; necessario che i team effettuino le operazioni di rabbocco benzina e cambio della gomma posteriore, ma il pit stop &egrave; necessario affinch&egrave; il team possa scegliere la propria strategia (cambio gomma posteriore senza rifornimento, rifornimento ma senza cambio gomma, cambio gomma anteriore, qualsiasi combinazione di cambio gomme e rifornimento o nessun cambio gomme e nessun rifornimento). La presenza delle due gare &ldquo;Endurance-style&rdquo; nella Supersport 2023 d&agrave; inoltre l&rsquo;opportunit&agrave; a quei team che non hanno partecipato alla 200 miglia di Daytona dello scorso anno di iscriversi alla 200 miglia di quest&rsquo;anno e fare pratica sui pit stop in vista delle gare di Barber e Laguna Seca che prevedono questa novit&agrave;.       

Oltre alla 200 miglia di Daytona, gara di apertura della stagione, due gare prevederanno la presenza di pit stop

MotoAmerica: arriva l’Endurance in Supersport

        Nonostante il calendario ufficiale della Superbike americana sia gi&agrave; stato diramato con anche tutte le novit&agrave; che ne riguardano, &egrave; sempre utile rinfrescarne la presenza e dare pi&ugrave; informazioni a chi vuole vedere in diretta la spettacolare serie americana (che parte con la 200 miglia di Daytona della Supersport) nonostante gli orari di alcune tappe siano abbastanza improbi. Calendario ufficiale MotoAmerica 2023: data, orario, luogo  Il calendario 2023 del MotoAmerica si compone di 10 round ufficiali, 9 vedono SBK e SSP insieme mentre Daytona &egrave; esclusiva della SSP. Calendario che &egrave; stato &ldquo;rimescolato&rdquo; rispetto al 2022 con prima gara fissata a Road America. Come detto, la Supersport inizia ufficialmente con la 200 miglia di Daytona sul mitico tracciato della Florida nel weekend del 9-11 marzo. Gli orari ufficiali della gara non sono ancora stati definiti, solitamente nella serata italiana. Superbike e Supersport si incontrano per la prima volta nel round di apertura della Superbike a Road Atlanta sull&rsquo;omonimo tracciato in Georgia nel weekend del 21-23 aprile. Orari ufficiali delle gare nella serata italiana, sia sabato che domenica Terzo appuntamento al Barber Motorsport in Alabama nel weekend del 19-21 maggio. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana, sia sabato che domenica. La Supersport disputer&agrave; una sola gara mentre due sono quelle della Superbike. Quarto appuntamento della serie il round di Road America sull&rsquo;omonimo tracciato nel Wisconsin nel weekend del 2-4 giugno. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. Il tracciato del The Ridge nello stato di Washington ospita il round di met&agrave; stagione nel weekend del 23-25 giugno. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. Tre gare per la Superbike su uno dei tracciati mitici, Laguna Seca. Si passa in California per il round numero sei della stagione in programma nel weekend del 7-9 luglio. Una sola gara per la Supersport. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. Dopo la pausa estiva, il calendario propone la tappa di fine luglio (28-30) su un altro dei circuiti storici americani (con un passato nel calendario Superbike mondiale) ovvero Brainerd nello stato del Minnesota. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. Un altro periodo di sosta estiva prima di tornare in pista per il round numero 8 sul tracciato di Pittsburgh in Pennsylvania in programma nel weekend del 18-20 agosto. Tre gare per la Superbike, due per la Supersport. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. Il round numero 9 della stagione si terr&agrave; al COTA di Austin nel weekend dell&rsquo;8-10 settembre. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. Finale di campionato in New Jersey sull&rsquo;omonimo tracciato nel weekend del 22-24 settembre. Orari ufficiali delle gare nella tarda serata italiana sia sabato che domenica. MotoAmerica dove vedere le gare in tv: dirette e canali  E&rsquo; ancora il canale di Discovery, Eurosport, a trasmettere ufficialmente il MotoAmerica. Con la perdita del Player, le gare della serie americana saranno comunque fruibili sul sito di Eurosport. Il MotoAmerica fornisce, a pagamento (come per MotoGP e SBK), un servizio per poter vedere tutto il weekend di ogni appuntamento da smartphone o pc, MotoAmerica Live+ dal costo di 60 $ per tutta la stagione o 13 $ per ogni singolo evento.&nbsp; Le altre serie  Oltre a Superbike e Supersport, nel MotoAmerica ci sono anche la Stock 1000 (che corre insieme alla Superbike ed ha una sua classifica specifica), la Twins Cup, la Junior Cup, la King of Baggers e dall&rsquo;anno prossimo si uniscono la Build.Train.Race per le Royal Enfield e le Super Hooligan, le moto a manubrio alto.       

Il calendario ufficiale del MotoAmerica: scopri il giorno della gara, il luogo e tutte le informazioni per vederla in diretta tv

MotoAmerica calendario 2023: date, orari tv, dove vederla

        La stagione 2022 dell'Aprilia RS 660 Cup si &egrave; conclusa con una delle classifiche pi&ugrave; serrate di sempre; Maxwell Toth e Francesco Mongiardo hanno concluso la stagione a pari punti e con i medesimi risultati ad ogni round, a tal punto da diventare entrambi campioni dell'edizione di quest'anno. I due piloti del monomarca riservato alla sportiva della cilindrata di Noale sono per&ograve; sia amici che rivali e ci hanno raccontato l'annata dal loro punto di vista. EICMA 2022, Barbera: "Che emozione vedere il mio team sul podio!" Toth e Mongiardo: &ldquo;Anno fantastico, ma nel 2023 puntiamo alla Moto2&rdquo;  &ldquo;E' stata una grande stagione, anche e soprattutto perch&egrave; essendo stata cos&igrave; equilibrata e combattuta, abbiamo avuto modo di lottare tra noi spronandoci a vicenda nel corso dei vari round&rdquo;, hanno detto Maxwell e Francesco, che per il 2023 hanno gi&agrave; le idee chiare. &ldquo;Non abbiamo ancora dei piani ben definiti per l'anno prossimo, ma l'obiettivo &egrave; chiaramente quello di approdare nell'Europeo Moto2. Il livello &egrave; altissimo, ma sarebbe fantastico correre in un campionato cos&igrave; importante&rdquo;. Per saperne di pi&ugrave; sui due campioni di quest'anno della serie firmata Aprilia, ecco la nostra intervista completa.        

Dopo una stagione combattutissima, i due campioni pari merito dell'Aprilia RS 660 Cup sono passati dal nostro stand in fiera: ecco cosa ci hanno raccontato

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